Lavoro, Fratoianni: “ex sveviapol fa licenziamenti discriminatori”

08.05.2015 10:08

Il deputato e coor. Naz. di Sinistra E. Libertà, Nicola Fratoianni, presenta una interrogazione al Ministro del Lavoro Poletti sui licenziamenti illegittimi e discriminatori fatti dalla Ex Sveviapol (oggi Cosmopol). “Dopo il caso di Enzo Giunta, la ex Sveviapol prosegue con licenziamenti discriminatori” “Dopo il caso di Enzo Giunta, licenziato per un tumore, la ex Sveviapol (oggi Cosmopol) prosegue con licenziamenti illegittimi e discriminatori. Questa volta tocca a 4 guardie giurate, licenziate con ogni probabilità per la loro appartenenza e attività sindacale. Il fatto è semplice: la ex Sveviapol, a tre mesi dalla fine dell’appalto della vigilanza della centrale elettrica Federico II di Brindisi, pur sapendo che non avrebbe mantenuto quell’appalto, trasferisce lì quattro guardie giurate: di questi, due avevano prevalentemente svolto il loro servizio nel trasporto valori. In seguito, quindi, al mancato cambio appalto, la Sveviapol ha avviato le procedure di licenziamento, seguendo criteri discriminatori e ingiustificati. Di fatto, nella riunione in cui si chiedeva, tardivamente, il cambio appalto, la Sveviapol ha presentato una graduatoria con il personale maggiormente impiegato presso la centrale elettrica. Di questa graduatoria vengono licenziati i primi due lavoratori con maggior numero di ore prestate presso la centrale e poi il sesto e il settimo, tralasciando gli altri tre lavoratori. Una decisione discrezionale. Per giunta, nello stesso periodo in cui Sveviapol avvia le procedure di licenziamento per le quattro guardie giurate, accade che lo stesso Istituto ottenga nuove assegnazioni di lavori. Pertanto, ho presentato una interrogazione al Ministro del Lavoro, affinché faccia luce sulle modalità e sulle motivazioni che hanno portato a questi licenziamenti, che sembrano dettati da un atteggiamento discriminatorio nei confronti di alcuni lavoratori. L’azienda si ravveda e ripristini le naturali e sane relazioni con i lavoratori e i loro rappresentanti.”