FIUMICINO (RM):FIUMICINO, GUARDIA GIURATA PESTATA A SANGUE DURANTE CONTROLLI OLEODOTTO

03.05.2015 08:40

(OMNIROMA) Roma, 02 MAG - Una guardia giurata è stata ridotta quasi in coma a calci e pugni da parte di un gruppo di balordi mentre stava effettuando dei controlli contro i furti agli oleodotti dell'Eni in zona Portuense-Ponte Galeria a Fiumicino. È accaduto nella notte tra lunedì e martedì scorsi. L'uomo è intervenuto quando ha sentito scattare l'allarme di una delle grate laterali di servizio all'oleodotto. Giunto sul posto - ha raccontato - è stato aggredito da un gruppo di quattro o cinque persone, che parlavano con accento straniero. I malviventi, probabilmente "vampiri" di carburante che da qualche mese imperversano in zona o ladri di metallo, lo hanno circondato prendendolo a calci e pugni, lasciandolo a terra privo di sensi per poi dileguarsi. Secondo quanto si apprende la vittima ha riportato la frattura di alcune costole. Venticinque i giorni di prognosi. A trovarlo sono stati i suoi colleghi che hanno chiamato i soccorsi. La guardia giurata, che ha ripreso i sensi in ambulanza, è stata poi portata all'ospedale Grassi. Indagano i carabinieri che stanno dando la caccia agli aggressori.

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Omniroma-+ FIUMICINO, GUARDIA AGGREDITA: SEMBRAVANO BELVE, VOLEVANO RUBARMI PISTOLA + (OMNIROMA) Roma, 02 MAG - «Mi hanno preso alle spalle, quasi a volermi strozzare. Sembravano belve, mi hanno buttato a terra e iniziato a prendere a calci e botte ovunque. Avevano un accento dell'Est Europa ma non ho capito cosa si dicevano, ho sentito solo 'prendiamogli la pistola a questo bastardò. Io ho tentato di difendermi ed ho fatto di tutto per non farmi rubare l'arma». Queste le parole con cui M.D, il vigilantes aggredito la notte di lunedì mentre era in servizio all'oleodotto a Fiumicino, racconta l'aggressione subita da un branco di malviventi, probabilmente «vampiri» di carburante che da qualche mese imperversano in zona o ladri di metallo. Ancora spaventato e sotto shock il 48enne guardia giurata ripercorre i minuti che hanno preceduto la violenza. «Ho ricevuto una chiamata dalla centrale -racconta - e sono andato a verificare sul posto. Mi avevano detto che era scattato l'allarme in una delle centraline presenti nella zona di Parco Leonardo, un'area buia, con l'erba alta. Il faro dell'auto non si accendeva e io non avevo la torcia. Sono sceso e poi l'aggressione». Il gruppetto secondo quanto raccontato dalla vittima, è scappato poco dopo. «Io sono rimasto vigile il tempo di chiamare la centrale e poi sono rimasto svenuto e sotto la pioggia battente». L'uomo ha riportato la frattura di due costole, contusioni in gran parte del corpo e ne avrà per almeno 25 giorni. 02 18.54 MAG 15

 

Commento del segretario nazionale Mario BUSCIA.

Ragazzi ! sapete perchè succedono anche queste  cose ? Perchè, gli istituti di vigilanza continuano ad impiegare una sola unità gpg sui servizi di pattugliamento pur sapendo che in caso di chiamata su allarmi etc.etc., il pattugliante deve essere affiancato da altro collega!