Tragedia a Sant'Antonio Abate, ruba nell'autorimessa vicino casa: ucciso da una guardia giurata

24.10.2012 12:53

Un furto concluso nel peggiore dei modi. Nel sangue. Una tragedia si è consumata questa notte a Sant’Antonio Abate. Gennaro Bova, quarantanovenne di Sant’Antonio, già noto alle forze dell’ordine, è rimasto ucciso da una guardia giurata mentre stava tentando la fuga dopo un tentativo di furto.  A mezzanotte e un quarto scatta l’allarme nel negozio di autoricambi C.R.M. Motors in Via Santa Maria la Carità.  Gennaro Bova è all’opera nel retro del negozio per rubare cerchioni d’alluminio e altre parti meccaniche. Roba da poche centinaia di euro. Con molta probabilità era in compagnia di un complice che attendeva l’arrivo del misero bottino su un camion parcheggiato sulla strada. Sul luogo sopraggiunge la guardia giurata, un uomo di trentasette anni alle dipendenze dell’istituto di vigilanza privato “Il Gabbiano”. Il vigilante prova ad agguantare il ladro che tenta la fuga cercando di scavalcare una palizzata. Si arrampica su rottami di automobili. Basta un altro passo per riuscire a scappare e a farla franca. Ma il vigilante lo blocca da dietro. Il ladro si divincola dandogli  un calcio sul viso. In quel momento la guardia fa partire un proiettile che colpisce mortalmente alla nuca Gennaro Bova. Cade tra pneumatici e lamiere in una pozza di sangue. La guardia giurata chiama immediatamente il proprio datore di lavoro e le forze dell’ordine. Poco dopo intervengono i carabinieri di Castellammare e del nucleo investigativo di Torre Annunziata. La guardia giurata è stata iscritta nel registro degli indagati per omicidio colposo. Sbigottito Catello Staiano, il proprietario del negozio di autoricambi, anche lui accorso in nottata sul luogo dell’omicidio. A distanza di poche ore dall’episodio appare ancora sconvolto anche perché conosceva bene la vittima. “Gennaro abitava a poche centinaia di metri dal mio negozio – racconta Staiano -. Spesso veniva a chiedere pezzi di ricambio, e devo dire che in più di un’occasione glieli ho regalati. E non solo a lui ma anche al fratello” il quale da poco è stato scarcerato dopo ventotto anni di detenzione per duplice omicidio. Il titolare è ancora sotto choc per la tragedia e non capisce perché l’uomo a cui aveva sempre dato una mano, l’avesse voluto derubare. “Questa storia sa dell’incredibile – continua il padrone della C.R.M. Motors -. Poche ore prima era venuto al negozio per chiedermi un pezzo di ricambio”. Nell’ultimo periodo il suo esercizio ha subito otto furti, incluso quello di lunedì notte. E il proprietario, ora, non esclude che dietro a ognuno di questi ci sia sempre stata la mano di Gennaro Bova che però in quest’ ultimo raid ha trovato la morte.  Per una manciata di euro.