Taranto: fallimento istituto vigilanza, quattro arresti

11.04.2014 08:34

Taranto - Bancarotta fraudolenta per distrazione, falso e truffa ai danni dello Stato nella gestione de 'La Serenissima', negli anni scorsi uno dei piu' importanti istituti di vigilanza della provincia di Taranto: sono le accuse, a vario titolo, nei confronti di quattro persone raggiunte stamane da altrettante misure cautelari agli arresti domiciliari notificate dagli agenti della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura della citta' jonica. Si tratta di Giacomo Gaudio, 60 anni, sua moglie Francesca Nisio, 57, Luigi Sopressa, originario della provincia barese, 48, e Achille Zizzi, 58. Una quinta persona, anch'essa destinataria dello stesso provvedimento restrittivo, non e' stata ancora rintracciata perche' risulta attualmente all'estero. Tutti hanno fatto parte dell'istituto all'interno del quale hanno ricoperto importanti cariche sociali. Le indagini sono partite nel 2007 a seguito di numerose segnalazioni di irregolarita' amministrative nella gestione della societa'. Attraverso abili artifici contabili, ed anche attraverso una costante distrazione di beni di proprieta' de 'La Serenissima' avebbero svuotato gradualmente le casse della societa' che nel gennaio 2012 e' stata dichiarata fallita. L'intento era di spostare tutto il 'know-how' e tutte le risorse sia finanziarie che strutturali della societa' in un neocostituito Istituto di Vigilanza, la 'Se-Pro', che di fatto dava continuita' alle prestazioni offerte ai clienti della Serenissima senza pero' sostenerne spese ed oneri.