Stupro in caserma al Quadraro
Stupro in caserma al Quadraro: rischio processo per tre carabinieri e un vigile
La vittima denunciò le violenze ricevute in una caserma del Quadraro lo scorso febbraio. Le indagini sono chiuse e i giudici hanno depositato gli atti con i capi di imputazione
La Procura di Roma ha chiuso le indagini sullo stupro di una donna nella stazione dei carabinieri del Quadraro. L'episodio denunciato dalla 32enne originaria di Crema sarebbe avvenuto la notte tra il 23 e 24 febbraio del 2011. Il deposito degli atti, che in genere prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, riguarda tre carabinieri e un vigile urbano.
Tutti devono rispondere del fatto di aver indotto la donna, "mentre era ristretta nella camera di sicurezza" della caserma "a subire atti sessuali", abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della stessa conseguenti all'assunzione di una bevanda alcolica offerta da uno dei due carabinieri. La donna si trovava nella stazione dell'Arma perché arrestata in flagranza per il furto in un supermercato a Tuscolano. Per uno degli imputati, che quella sera era piantone di turno, gli inquirenti contestano invece l'aggravante di non aver impedito l'evento.
In incidente probatorio, davanti al gip, la donna ha raccontato quanto subito. Nel dicembre scorso fu svolta una perizia sulla macchia di liquido seminale rinvenuta su un indumento che la signora aveva indosso e, dai risultati, emerse l'appartenenza a uno solo degli indagati. L'imputazione è stata firmata dal pm Eugenio Albamonte e sottoscritta dall'aggiunto Maria Monteleone.