PONZIO PILATO
L'assemblea sindacale è un diritto pieno e incondizionato per i lavoratori e rappresenta uno strumento di democrazia diretta.
Rientra più generalmente nei diritti del lavoratore alla libera manifestazione del pensiero.
Questo diritto non può essere in alcun modo ostacolato, anche se esercitato durante l'orario di lavoro, con minacce di trattenute in busta paga, perché il dipendente ha il diritto, a essere retribuito e tali minacce sono da considerarsi antisindacali.
Il datore di lavoro deve rispettare il pensiero di tutti lavoratori e non può permettersi in alcun modo di “minacciare i propri dipendenti di licenziamento”solo perché non si accettano proposte assurde come quella di non accettare un contratto di solidarietà e/o una vistosa riduzione delle ore di lavoro straordinario
Come si può, anzi come si fà a proporre alle Guardie Particolari Giurate che, gà guadagnano due spicci di euro al mese ovvero poco più di mille euro , di cercare di fargli accettare un contratto di solidarietà con la riduzione del 20% e/o una riduzione al lavoro straordinario e/o un congelamento della banca delle ore.
Tutto ciò e assurdo e incomprensibile,ma quello che ci fà più specie per non dire” schifo “e che tutto questo si cerca di ottenerlo in maniera Sleale, con intimidazioni e “minacce vere e proprie” verso i lavoratori,di licenziamento.
E sì, cari ragazzi ! Quando in un’assemblea sindacale il datore di lavoro e/o terze persone vi prospettano sin dall’inizio ovvero anche da prima dell’inizio di una assemblea che, in caso di un vostro rifiuto ci saranno moltissimi licenziamenti. Bhe!! queste a casa nostra, non si chiamano assemblee sindacali,ma bensì assemblee di “minacce di gruppo” che,e ben diverso da una assemblea sindacale, democratica e libera da ogni pensiero dei lavoratori.
Queste assemblee si configurano anche come chi, punta una pistola addosso ad un’altra persona e dirgli, dammi il portafogli o altrimenti ti uccido. No? Cambia la forma,ma l’intenzione e sempre la stessa “le minacce” per ottenere ciò che si vuole da qualcuno.
Di queste tutte assemblee, si è capita solo una cosa ed e anche molta chiara, il datore di lavoro e/o chi per lui,vogliono fare come Ponzio Pilato né più e né meno, per sentirsi la coscienza pulita,lasciando la palla in mano ai lavoratori, su una proposta indecente,per poi dire a tutti i dipendenti che,e stata una loro libera scelta.
Bhe! se queste vogliamo chiamarle assemblee sindacali democratiche e libere dal pensiero di ogni lavoratore a poter decidere. Allora, bisogna che i partecipanti ovvero i lavoratori che si recheranno a tali assemblee,gli consigliamo di indossare un bel giubbino antiproiettili a testa, perlomeno giocherebbero ad armi pari “con chi tenta di fregarli e,fargli minaccie di licenziamento”
Post del segretario nazionale,Mario BUSCIA.