Ignoti assaltano portavalori. Provvidenziali tre guardie giurate salentine

Dei banditi prendono d'assalto un furgone portavalori diretto verso gli uffici postali di Taranto, carico di contanti. Grazie al sangue freddo delle guardie giurate della Sveviapol però - due leccesi e un brindisino - non solo è stata evitata la tragedia di sangue, ma anche che il furgone venisse "svuotato" dagli attentatori. 
 

Le modalità ricordano un po' i criminali dei vecchi film western che, a bordo di cavalli e armati di fucile, assalivano le carovane nel deserto. Qui però c'è poco da emozionarsi. Perché i fatti avvenuti sulla strada provinciale tarantina Grottaglie-San Giorgio Jonico hanno davvero del pauroso. Dei banditi, agendo intorno all'alba, hanno assalito un furgone portavalori diretto verso la città di Taranto. Mitragliette alla mano, sono improvvisamente sbucati dalle campagne circostanti, non prima però d'aver incendiato un veicolo che in qualche modo potesse ostacolare l'avanzata del blindato. Nel tentativo di abbatterlo, si sarebbero anche aiutati con delle raffiche sparate - probabilmente - utilizzando un kalashnikov, sporto dai finestrini del mezzo con cui avevano avviato la manovra di speronamento. L'autista, però, ha tenuto duro. Ha rigato dritto, imperterrito, di certo non senza una buona dose di paura e con l'adrenalina a mille. E così le guardie giurate dell'Istituto di vigilanza Sveviapol Sud hanno potuto permettere che il carico di contanti, diretto presso gli uffici postali, arrivasse a destinazione nonostante i descritti "intoppi". Se la sono vista brutta dunque gli operatori, due leccesi e un brindisino, che dopo la collutazione si sono allontanati dal luogo per avvisare i carabinieri, subito sopraggiunti sul posto per i rilievi del caso e a cui ora sono state affidate le indagini. Un esempio di professionalità e sangue freddo. Se l'ennesimo, sanguinoso conflitto a fuoco è stato evitato, il merito va tutto a questi ragazzi.