E accaduto pochi giorni fa:Truffano l'Inps con una falsa cig Arrestati sindacalisti e consulenti Quattro le persone ai domiciliari e 16 i provvedimenti interdittivi eseguiti dai carabinieri del Ros: ottenevano contributi statali previsti con la cig in der
SALERNO - Sindacalisti, consulenti del lavoro, imprenditori e responsabili di enti di formazione sono coinvolti in un'inchiesta coordinata dalla Procura di Salerno per una serie di truffe perpetrate ai danni dell'Inps. Quattro le persone arrestate e 16 i provvedimenti interdittivi eseguiti dai carabinieri del Ros, con i militari del Comando provinciale di Napoli e Salerno. Numerose, inoltre, le perquisizioni effettuate ed eseguito un sequestro preventivo per circa 650mila euro per il danno arrecato alla pubblica amministrazione con le varie truffe documentate dalle indagini. Secondo l'ipotesi accusatoria, i destinatari dei provvedimenti cautelari, organizzandosi tra loro e presentando falsa documentazione, sono riusciti a ottenere, in più occasioni, contributi statali previsti per la cassa integrazione in deroga.
TRE ANNI DI INDAGINE - L'indagine, avviata nel 2011, ha consentito di smascherare numerose truffe, di vaste proporzione, ai danni di enti pubblici. E' stato dimostrato che la struttura criminale provvedeva, con la complicità prezzolata di esperti del settore, a presentare falsa documentazione per avere accesso alla cassa integrazione pur continuando a impiegare regolarmente i dipendenti e riscuotendo illecitamente le erogazioni dell'Inps oltre ad assicurandosi la regolarizzazione di contributi previdenziali non versati proprio in ragione della cassa integrazione dei lavoratori. Nel frattempo, gli imprenditori tentavano di percepire le somme erogate per i previsti corsi di aggiornamento a cui sottoporre i cassintegrati. Dieci risultano le società salernitane coinvolte nella truffa. Un imprenditore dovrà anche rispondere di estorsione, avendo percosso un dipendente per farsi consegnare il contributo previdenziale ottenuto illecitamente. Sono in corso approfondimenti investigativi per accertare le eventuali responsabilità di altri imprenditori e operatori del settore.
SINDACALISTI CISL - A finire ai domiciliari Mariano Santarsiere, 43 anni di Sala Consilina, segretario generale al secondo mandato della Fisascat Cisl; Claudio Pagano, 41 anni, consulente del lavoro ed ex consigliere comunale di Sarno; Remo Criscuolo, 45 anni di Eboli, sindacalista iscritto alla Fisascat Cisl; Giuseppe Iannece, 44 anni di Campagna, consulente del lavoro.
LA CISL: FARE CHIAREZZA - Cisl di Salerno ha diffuso una nota nella quale il segretario provinciale, Matteo Buono, confida nei tempi rapidi della magistratura «per fare assoluta chiarezza sulla vicenda distinguendo, eventualmente, comportamenti personali da responsabilità sindacali e politiche». «Siamo altrettanto convinti - si legge nella nota - che tutti i dirigenti della Cisl Salerno, nell'esercizio delle funzioni organizzative, abbiano avuto sempre a riferimento i valori della tutela dei lavoratori e del corretto svolgimento delle relazioni sindacali. La Cisl Salerno ha immediatamente informato gli organi regionali, di categoria e dell'Unione, perchè a loro compete l'adozione di ogni provvedimento relativo allo status di dirigenti sindacali nelle persone coinvolte nell'inchiesta». La segreteria provinciale di Salerno, in carica dal marzo del 2013, già nei mesi scorsi, con una nota inviata a tutti i dirigenti richiedeva «la massima trasparenza e correttezza, in linea con le direttive nazionali e regionali, della Cisl, invitando tutti i responsabili di categoria al massimo rigore e controllo su ogni atto che riguardasse da vicino l'organizzazione sindacale».